A circa 70 chilometri a Sud della Penisola si trova Paestum, città fondata dai coloni greci nel settimo secolo AC e famosa per i suoi templi perfettamente conservati e da poco dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”.
Come arrivare a Paestum
Il viaggio da Sorrento a Paestum è piuttosto lungo, l’opzione più comodo sono i tour organizzati o il noleggio di un auto. Muovendosi con i mezzi pubblici è necessario arrivare fino a Napoli e da lì prendere il treno. Gli scavi sono distanti circa 15 minuti a piedi dalla stazione.
Una sosta golosa
Se optate per l’auto non perdere l’occasione di fermarvi in uno dei tanti caseifici che troverete lungo la strada. Questa zona è famosa per la produzione di ottima mozzarella di bufala. Noi vi consigliamo Vannulo, dove potrete visitare l’allevamento di bufale, acquistare la mozzarella, pranzare al ristorante specializzato in ricette a base di bufala o anche solo gustare un gelato fatto sempre con latte di bufale.
La storia di Paestum
I templi di Paestum sono stati eretti dai coloni greci che inizialmente giunsero a Sibari (in Calabria) per poi allagarsi lungo le coste dell’Italia Meridionale creando quella è stata denominata Magna Grecia. Paestum in origine si chiamava “Poseidonia” in onore al dio del mare protettore dei naviganti e visse la sua epoca di massimo splendore intorno al 500 A.C. Già dal quarto secolo A.C la città però cominciò a impaludarsi a causa dell’insabbiamento della foce del fiume “Salso” che scorre accanto alle mura della città. La città fu progressivamente lasciata dai suoi abitanti fino all’abbondo definitivo intorno tra l‘800 e il 900 DC.
Questo abbandono fece la fortuna di Paestum permettendo ai tempi di restare intatti. La riscoperta cominciò nel 1700 con i viaggiatori del Grand Tour ma solo nel 1907 cominciarono i primi scavi archeologici che si sono conclusi negli anni ‘70
Visitare i templi di Paestum
Biglietto: 7 euro
Orari: dalle 8.45 a un’ora prima del tramonto
Prenota online il biglietto per i templi di Paestum
Entrando dall’ingresso principale il primo tempio che si incontra è il “Tempio di Cerere” originariamente dedicato alla dea Atena. Scendendo verso Sud si passa per il foro, il nucleo di case e l’anfiteatro: questa parte degli Scavi si può avere una chiara idea di come fosse la vita quotidiana qui in epoca romana.
Il tempio di Nettuno (in greco Poseidon) si trova nella parte sud degli scavi è praticamente intatto. Accanto c’è il tempio dedicato a Hera, poi trasformato in basilica cristiana.
Vale sicuramente la pena anche visitare il museo dove sono esposti i reperti archeologici trovati nell’area tra cui il famoso affresco trovato sulla Tomba del tuffatore.