Napoli è una città immensa, capitale culturale del Sud Italia: 3mila anni di storia, 8200 pizzerie, architetture con contaminazioni spagnole, francesi, romane, arabe e greche. Più di 450 chiese nel perimetro del centro storico,un dedalo di “vic' stritt”, le strette stradine napoletane ricche di storia e di folklore tra cui perdersi e sognare. E alcuni dei musei più importanti d’Italia. Visitarla tutta in un giorno è impossibile. Qui vi proponiamo un paio di itinerari a piedi per cogliere un po’ della sua essenza.
Il punto di partenza per entrambi gli itinerari è via Toledo, la strada ricca di negozi e punti ristoro che collega il quartiere reale di Napoli con il centro storico della città.
Arrivando con la Circumvesuviana alla stazione di Piazza Garibaldi seguite le indicazioni per la Metro Linea 1, prendetela in direzione Piscinola e scendete alla fermata Toledo, incoronata come la fermata metropolitana più bella d’Europa.
Se invece arrivate in aliscafo, risale a piedi tutta Piazza Municipio fino a raggiungere la Galleria e l’inizio di Via Toledo.
Da 3 a 6 ore: itinerario Napoli Regale
Via Toledo – Palazzo Reale – Maschio Angioino
Passeggiando per via Toledo arriverete a uno degli ingressi della Galleria Umberto I: attraversandola si arriva il Real Teatro di San Carlo, collegato con i giardini del Palazzo Reale di Napoli. Da qui potrete notare il Maschio Angioino, il castello simbolo di Napoli che domina il porto (chi arriva al porto se lo trova proprio di fronte in tutta la sua maestosità).
Se volete cominciare subito ad assaggiare qualche ghiottoneria di Napoli potete prendere una sfogliatella o un babà da “Mary”, all’ingresso della Galleria su Via Toledo.
Piazza del Plebiscito
Adesso è il momento di perdersi nell'immensità di Piazza del Plebiscito, che con i suoi 25.000 metri quadrati di superficie è tra le piazze più grandi d'Italia.
Da un lato c’è il Palazzo Reale, dall'altro Piazza Trieste e Trento e la meravigliosa chiesa di San Francesco di Paola, di fronte alla quale s’innalzano le statue equestri di Carlo III di Borbone e di Ferdinando I eseguite da Antonio Canova. Qui è d'obbligo seguire la tradizione e tentare di attraversare la piazza ad occhi chiusi o bendati cercando di passare tra le due statue equestri... una missione quasi impossibile!
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Dove fermarsi a pranzo?
Street food: nella zona c’è una scelta infinita. Vi consigliamo la pizza fritta di zia Esterina (all’angolo tra Piazza Triste e Treno e via Nardones) e a seguire un gelato di Mennella e un caffè al Gambrinus.
Pranzo vista mare: proseguite lungo via Santa Lucia fino a via Partenope. Qui potete raggiungere il caratteristico Borgo Marinaro per un pranzo a base di pesce, oppure scegliere una delle pizzerie sul lungomare. Noi vi consigliamo Sorbillo Lievito Madre, all’angolo di Piazza Vittoria.
Da Piazza Vittoria risalite per Via Calabritto fino ad arrivare a Piazza dei Martiri, il salotto elegante della città. Da qui proseguendo lungo via Chiaia si ritorna a Piazza Plebiscito dove potete riprendere la metro per tornare alla stazione o raggiungere il porto.
Da 5 a 8 ore: Napoli Antica
Piazza del Gesù Nuovo e Chiostro di Santa Chiara
Percorrendo via Toledo nella direzione opposta a Piazza del Plebiscito arriverete a Piazza Dante. Visitate la piazza e poi tornate un po’ indietro sui vostri passi per imboccare Via Cisterna dell’Olio fino a Piazza del Gesù. Nella piazza si nota subito la guglia di marmo che costituisce l'Obelisco dell'Immacolata e la splendida facciata della Chiesa del Gesù Nuovo, realizzata con particolare motivo ornamentale a punta di diamante in pietra piperina. A pochi metri c'è il Monastero di Santa Chiara, massimo esempio dell'architettura gotica napoletana, impreziosita dal chiostro maiolicato, assolutamente da non perdere!
San Domenico Maggiore e Cappella San Severo
Dal Monastero di Santa Chiara proseguite lungo il Decumano Inferiore conosciuto anche come Spaccanapoli, l'antica strada romana che spacca Napoli in due! E’ la strada più animata e vivace del centro storico, proprio a pochi passi dal complesso, dietro l'angolo di Vico San Domenico Maggiore c'è la Cappella San Severo, una chiesa ormai sconsacrata appartenuta ai Principi di San Severo: un luogo ricco di simboli massonici noto soprattutto per i suoi capolavori artistici, primo fra tutti il Cristo velato realizzato da Giuseppe Sanmartino. Anche questo un luogo assolutamente da non perdere!
Pausa dolce o salata
In questa zona ci sono le caratteristiche friggitorie che preparano al momento “cuoppi” oppure potete concedervi una sfogliatella da Scaturchio a Piazza San Domenico Maggiore o un cioccolatino di Gay Odin.
Piazzetta Nilo e San Gregorio Armeno
Dopo la visita alla Cappella San Severo ritornate a Piazza San Domenico Maggiore e andate dritto a Piazzetta Nilo. Qui è d'obbligo una pausa caffè al Bar Nilo e una foto accanto alla teca che conserva un ciuffo di capelli di Maradona: un vero e proprio reliquiario per i napoletani (e non) devoti al calcio! Sorseggiato il caffè è tempo di proseguire lungo San Biagio dei Librai fino a imboccare sulla sinistra una delle strade più caratteristiche di Napoli: San Gregorio Armeno, la famosissima strada dei presepi. Pastori e addobbi natalizi tra sacro e profano sono esposti tutto l'anno: nel periodo natalizio, però, la strada è talmente affollata che è difficile persino passeggiare!
Dove pranzare
La fine di San Gregorio Armeno coincide con l’inizio di Via dei Tribunali: qui si trovano alcune delle più famose pizzerie di Napoli tra cui quella di Gino Sorbillo. La pizza è una delle migliori di Napoli (insieme a quella di Michele a Forcella), ma la coda può arrivare anche a due ore. Ma niente paura! In zona le alternative sono tante e tutte ottime: per la pizza potete andare da Matteo o al Presidente, mentre per assaggiare la cucina tradizionale napoletana c’è la trattoria La Campagnola.
Via dei Tribunali e Napoli Sotterranea
Dopo pranzo potete dedicarvi a Napoli Sotterranea, un percorso che conduce tra le gallerie di tufo scavate nel sottosuolo della città. Il percorso termina con una vera chicca: la visita al teatro greco-romano di Neapolis risalente al I sec. a.C. dove si è esibito anche l'Imperatore Nerone con la cetra, qui si accede attraverso una botola situata sotto il letto di un’abitazione privata!
Dopo la visita riprendete a passeggiare per via dei Tribunali fino a Via Duomo per ammirare la chiesa simbolo di Napoli.
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Il Duomo di Napoli
Con una sovrapposizione di stili dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco, la Cattedrale di Santa Maria Assunta o più comunemente conosciuta come Duomo di Napoli è il luogo di culto per eccellenza di Napoli, in quanto custodisce l'ampolla contenente il sangue di San Gennaro, patrono della città. Tre volte l'anno qui si radunano i fedeli per assistere all'auspicato scioglimento del sangue del santo, un rito propiziatorio per la città.
Dopo la visita al Duomo potreste visitare l'attiguo Museo del Tesoro di San Gennaro, che espone un patrimonio storico, artistico e culturale paragonabile al Tesoro della Corona d'Inghilterra!
Con gli occhi colmi di bellezza è ora di rientrare: proseguite lungo via Duomo verso Corso Umberto I, scattate un selfie con lo sfondo della famosa opera di Jorit che ritrae su un'intera parete un giovane San Gennaro e uscite sul “Rettifilo” (altro modo in cui è chiamato Corso Umberto I) dove potrete comodamente muovervi a piedi verso la stazione centrale o il porto con una passeggiata di 15-20 minuti.
A Napoli ci sono alcuni dei più importanti musei in Italia: la loro visita richiede diverse ore. È un ottimo modo anche per passare una giornata di pioggia
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