Sorrento è spesso chiamata la "Terra delle Sirene" ed è proprio sulla punta estrema della penisola che la leggenda vuole sia collocata la loro "casa". E' la Baia di Ierano, dal greco 'Ieros, luogo sacro, una lingua di terra che si allunga dal borgo marinaro di Nerano fin quasi a sforare Capri.
Ieranto oggi è di proprietà del FAI, il fondo nazionale per l'Ambiente, che organizza spesso visite guidate. L'accesso all'area è sempre libero.
Come arrivare a Ieranto
Il sentiero che si inoltra lungo la Baia di Ieranto parte da Nerano, il borgo di pescatori sulla punta della penisola sorrentina.
A Nerano si può arrivare in autobus da Sorrento, fermandovi al centro del paese di Nerano (non a Marina del Cantone dove si trova la spiaggia). Potete chiedere l'autista il piacere di indicarvi la fermata. A Nerano si arriva comodamente anche in auto o con lo scooter, ci sono diversi parcheggi disponibili.
Il sentiero parte 100 metri più in basso dalla piazzetta del paese ed è indicato da diversi segnali.
Da sapere prima di mettersi in cammino
Lunghezza sentiero: 6 chilometri
Tempo di percorrenza: 3 ore (andata e ritorno)
Grado di difficoltà: medio
Servizio: nel rifugio del FAI ci sono i servizi igienici. Non ci sono punti di ristoro, quindi parti con una buona scorta d'acqua e qualcosa da mangiare nel caso desideri passare l'intera giornata.
La Baia di Ieranto
Il sentiero parte con un tratto in pianura passando accanto alla villa rosa che fu la dimora "sorrentina" di Norman Douglas, lo scrittore britannico autore della "terra delle Sirene".
Dopo essersi arrivati a un grande roccia a picco sulla spiaggia di Nerano, dove si dice che un tempo prendessero il volo le streghe, comincia un tratto in discesa, costeggiato dalla macchia mediterranea sempre più selvaggia.
All'improvviso poi la vista si apre su un panorama straordinaria che arriva fino ai Faraglioni dell'isola di Capri e su una vallata verde punteggiata di ulivi. Tra gli ulivi si trova il rifugio della FAI dove vi potrete fermare per una sosta. Sia dal rifugio che dal bivio che troverete poco prima, potete arrivare alla spiaggia. Dall'altro lato invece si sale in alto verso Mont'Alto e Punta Penna.
La spiaggia di Ieranto
La parte finale del sentiero è costituita dalla "scala dei minatori", una scala che i minatori arrivati qui all'inizio del 1900 per estrarre la calce si costruirono per arrivare prima alle cave, poste al livello del mare. Oggi è usato per scopi molto più piacevoli, ovvero per arrivare alla piccola spiaggia con vista sui Faraglioni di Capri.
Se volete passare qui la giornata di mare, partite attrezzati, non troverete certo chi vi noleggia lettini e ombrelloni... ma avrete modo di fare il bagno nell'acqua più pulita della costiera. Siete infatti in piena area protetta, l'accesso è interdetto a ogni tipo di mezzo a motore. Attenzione solo alle meduse!
I nostri consigli per organizzare al meglio la visita alla Baia di Ieranto
Controllate sul sito della FAI se ci sono eventi in programma durante il vostro soggiorno. Sono sempre attività interessanti e ben organizzate.
Indossate scarpe comode e zaino al posto della borsa: si tratta in ogni caso di un sentiero di montagna.
Programmate la risalita nel tardo pomeriggio, altrimenti sotto il sole a picco risulta troppo faticoso.
Potrebbe interessarti anche: